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Dire, su rifugiate serve più formazione
19 Ottobre 2020
Noi Donne, E-sister-e for Peace: tra attivismo e violenza
19 Ottobre 2020La formazione è un altro aspetto critico che emerge dalla mappatura, non è qualcosa di sistematico e obbligatorio per gli operatori e operatrici dei progetti Sprar, né per le persone ospitate, che siano donne o uomini. “La mappatura dei sistemi di accoglienza in una regione per molti aspetti virtuosa come la Toscana – afferma Simona Lanzoni, vicepresidente Pangea Onlus – ha messo in luce varie lacune. Le donne sono ancora percepite come soggetti portatori di problematiche maggiori rispetto agli uomini, costano di più, soprattutto in caso di figli e di inserimento lavorativo. Inoltre hanno traumi legati alla violenza basata sul genere, molto spesso in Libia, che si ripercuotono per lunghi periodi nella loro vita e processo di integrazione”
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