NOIDONNE, Dubbi sulla normativa prevista per i centri riabilitativi degli uomini maltrattanti
29 Settembre 2022Sole24ore, Femminicidi, cosa ancora non funziona. Le sfide per il nuovo governo
5 Ottobre 2022OTTOBRE A BARI IN SCENA MONOLOGO ‘PENELOPE E LE MALAFEMMINE’ (DIRE) Roma, 1 ott. – “Undicesima edizione per la Giornata regionale contro le Solitudini, una giornata istituita nel 2012 con un’apposita delibera della Regione Puglia – Assessorato al Welfare, e Ufficio della Consigliera regionale di Parità. Un traguardo raggiunto dall’associazione Giraffa Onlus che nel 2012 avanzò la richiesta di istituirla su idea della monologhista pugliese Daniela Baldassarra. Di anno in anno, la Giornata regionale contro le Solitudini richiama sempre più l’attenzione su una tematica sociale delicata come la solitudine, sentimento che in modi diversi e sfaccettature infinite si annida nell’esistenza di tutti noi”, così si legge nella nota diffusa dalla Rete Reama. “Le solitudini sono tante e ricadono sull’intera società. Le troviamo nelle carceri, negli ospedali, spesso anche nelle case.
L’associazione Giraffa ha portato le celebrazioni di questa giornata in tanti luoghi diversi, proprio a testimoniare la diffusione di questo disagio che è trasversale e riguarda tutti i ceti sociali”, spiega la presidente di Giraffa Onlus Maria Pia Vigilante.
“Il disagio della solitudine,- si legge ancora- infatti, non deve essere inteso solo come uno stato di malessere soggettivo, ma deve essere visto nelle sue conseguenze sociali dirette e indirette che generano forme diffuse di povertà relazionale, di aridità, fino a giungere a forme estreme di violenza. Quest’anno si è scelto di celebrare la Giornata con l’anteprima nazionale del nuovo monologo di Stand Up Comedy scritto e interpretato da Daniela Baldassarra: ‘Penelope e le malafemmine’. Lo spettacolo è una condanna impietosa dei baluardi del patriarcato, ma è anche una feroce critica ai moderni movimenti femministi radicali che perdono di vista gli obiettivi in un inutile sentimento di aggressività e rivalsa nei confronti dell’universo maschile. Con un linguaggio caustico e impudente, attraverso provocazioni e paradossi, l’autrice condurrà il pubblico in un viaggio zeppo di luoghi comuni, pregiudizi e cliché maschilisti, spesso interiorizzati anche dalle donne”.
http://telp1.consigliolazio.telpress.it/nT_app/index.php?u=511&c=101832&t=20220926