Reama, 25 Novembre ogni giorno dell’anno
28 Novembre 2022Giornata internazionale dei diritti umani
12 Dicembre 2022(DIRE) Roma, 24 nov. – “Prevenire, accogliere, sostenere. Con
queste parole vogliamo tradurre oggi la giornata del 25 novembre,
una data simbolo che per Fondazione Pangea Onlus è una giornata
come le altre perché nel quotidiano lavoriamo con le donne e per
le donne nel difficile percorso di empowerment e uscita dalla
violenza. Oggi, di fronte al numero dei femminicidi che non si
arresta e alle discriminazioni che ancora le donne vivono in ogni
ambito della loro vita, vogliamo porre delle domande al Governo:
se da più di 40 anni il numero dei femminicidi non diminuisce, in
cosa le Istituzioni stanno sbagliando? I numeri crescono,
nonostante le leggi, e sono numeri di donne uccise per mano di un
partner o ex partner, donne che troppo spesso ancora oggi non
trovano una risposta adeguata. Perché?”. Così si domanda Simona
Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea e coordinatrice
della rete Reama.
“Perché, probabilmente, le politiche sino ad ora pianificate
non funzionano a sufficienza, perché in Italia non esiste ancora
un sistema di uscita della violenza basato sull’empowerment per
cui molte donne non raggiungono l’autonomia lavorativa e
abitativa necessaria per essere veramente libere. E perché,
soprattutto, non si è mai investito seriamente nella prevenzione
e nella formazione- afferma Lanzoni- Oggi, come ogni giorno, ci
aspettiamo dunque non solo una celebrazione ma delle risposte
concrete per affrontare in modo sistematico e attraverso
un’azione di prevenzione ed empowerment, il tema della violenza
maschile, in linea con le disposizioni della Convenzione di
Istanbul. Il cambiamento culturale ma anche l’autonomia, sono le
basi da cui partire per garantire alle donne una vita libera
dalla paura. Il tema, quindi, è prima di tutto culturale: bisogna
avere gli strumenti per promuovere una cultura diffusa del
rispetto nei confronti delle donne. A partire dalla formazione,
necessaria a più livelli, visto che non riusciamo ancora a
leggere in modo adeguato la violenza. Ma è anche un tema legato
alle possibilità, al reinserimento socio lavorativo e abitativo e
ai servizi per le donne per sostenerle nella conciliazione lavoro
famiglia”.
“In questi anni i numeri delle prese in carico del nostro
sportello antiviolenza sono cresciuti tanto quanto il bisogno,
segno che il problema della violenza è tutt’altro che
ridimensionato ed è un fattore endemico della nostra società. Per
tutto questo Pangea è in prima linea non solo oggi ma tutti i
giorni dell’anno, con strumenti diversi ma tutti rivolti
all’accoglienza, all’ascolto e all’empowerment delle donne. Con
la rete nazionale antiviolenza Reama – composta di tanti centri e
sportelli antiviolenza, case rifugio, associazioni e avvocate
specializzate – con i programmi di reinserimento socio
lavorativo, con lo Sportello antiviolenza on line e in presenza
(contattabile all’indirizzo email sportello@reamanetworkorg.trasferimentiaruba.it
oppure al numero 349/344.22.57), con le case rifugio per la
protezione delle donne e con quelle di semiautonomia per tutte
coloro che necessitano ancora di un periodo di accompagnamento
verso l’autonomia. Queste sono le nostre risposte e questo è il
sistema che dovrebbe funzionare intorno alle donne, per prevenire
la violenza, proteggere chi la vive e sostenere coloro che
vogliono uscirne. Proprio per questo Pangea c’è”, conclude
Lanzoni.