Avvenire, Afghanistan. «Noi donne vittime di un vero e proprio apartheid di genere»
8 Luglio 2024Mondopoli, L’apartheid di genere diventi crimine contro l’umanità
15 Luglio 2024Oggi in Afghanistan le crescenti restrizioni dei diritti fondamentali delle donne dopo il ritorno del regime dei Talebani “sono inaccettabili e devono essere eliminate”. Lo ha ribadito il 20 giugno, l’ambasciatore Vincenzo Grassi il rappresentante permanente italiano presso le Nazioni Unite, durante la 56esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani. L’ambasciatore Grassi nel suo intervento ha affermato che “L’Italia é allarmata dall’oppressione sistematica di donne e ragazze nel Paese, che si può configurare come una persecuzione di genere, un crimine contro l’umanità definito nello statuto di Roma (art.7 punto h) di cui l’Afghanistan è uno Stato parte“.
Sulla stessa linea, è Richard Bennett, il relatore speciale Onu sui diritti umani in Afghanistan, il quale nel presentare il suo rapporto al Consiglio per i diritti umani ha dichiarato che “l’istituzionalizzazione da parte dei Talebani del loro sistema di oppressione delle donne e delle ragazze e i danni che continuano a perpetrare dovrebbero sconvolgere la coscienza dell’umanità”. Bennett infine raccomanda gli Stati parte a codificare l’apartheid di genere come crimine contro l’umanità.
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