ANSA, Femminicidio: Pangea, sentenza di Modena preoccupante. Lanzoni: Pericoloso ragionamento basato sullo sconto
14 Gennaio 2025Roma, 13 gen. – “In attesa di leggere il testo integrale della sentenza della Corte d’Assise di Modena che ha condannato a 30 anni e non all’ergastolo l’uomo responsabile dell’uccisione della moglie e della figlia di lei, non possiamo non mettere in evidenza quanto il ragionamento su cui si basa lo sconto di pena sia pericoloso. Pericoloso perché utilizzano ancora una volta si utilizzano termini, linguaggi e motivazioni che non riconoscono la specificità della violenza contro le due donne e dunque il duplice femminicidio: si legge la parola conflittualità laddove invece si deve parlare di violenza fino ad arrivare alla sua massima espressione ovvero il femminicidio di due donne per di più davanti al figlio e si crea una inversione di responsabilità dove le donne sono le carnefici che avrebbero indotto l’uomo al compiere il gesto e l’omicida la vittima sopraffatta dal contesto familiare. Non esistono motivi umanamente comprensibili per uccidere qualcuno, né dentro la famiglia né fuori la famiglia, affermarlo significa rispolverare pratiche pericolose, come il delitto d’onore o la giustizia fai da te. In questo modo, tutti gli sforzi per produrre quel cambiamento culturale che è alla base di ogni trasformazione positiva sociale, sarebbero vani e risprofonderemmo nel mero patriarcato che è la vera e unica motivazione di tanti femminicidi”. Lo afferma Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea.