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9 Giugno 2022DIRE, AMBIENTE. FONDAZIONE PANGEA, AL VIA FASE CONCLUSIVA PROGETTO EUROPEO ‘WEGO’
15 Giugno 2022AL VIA LA FASE CONCLUSIVA DEL PROGETTO EUROPEO WEGO
Due giornate sui temi dell’ecofemminismo e della giustizia ambientale
Al via la fase conclusiva del progetto europeo WEGO (Wellbeing, Ecology, Gender and Community – Benessere, ecologia, genere e comunità) che da 4 anni a questa parte lavora per mettere in evidenza il contributo delle donne per la tutela dell’ambiente e delle persone che lo vivono. Il 16 e 17 giugno Fondazione Pangea Onlus e la rete eco femminista WeGo, ospiteranno a Roma un evento per presentare i risultati finali di un lavoro di ricerca iniziato nel 2018 sui temi della giustizia ambientale e dell’ecofemminismo, per coniugare la difesa dei valori e dei diritti delle donne con la salvaguardia dei territori, della comunità e della salute. L’evento finale si terrà in collaborazione con A Sud, organizzazione che da anni si occupa di queste tematiche.
Cos’è WEGO-ITN (Innovation training network):
WEGO-ITN è la prima rete di studiose di ecologia politica femminista di tutto il mondo che lavorano sul benessere, sull’ecologia e sulle questioni di genere. Il suo obiettivo è di fare pressione sulle istituzioni, dimostrando, attraverso un lavoro di indagine e ricerca, come le donne e le comunità si sostengono e si prendono cura del loro ambiente e del loro benessere.
Dal 2018 al 2022, con il finanziamento da parte dell’Unione Europea Horizon 2020 Marie Sklodowska-Curie, WEGO-ITN ha così sostenuto 15 ricerche di dottorato sui temi ambientali, creando la prima rete europea sull’Ecologia politica femminista (FPE).
La rete è composta da ricercatrici-studiose e attiviste che lavorano sull’ecologia politica femminista in Germania, Italia, Norvegia, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito, Australia, India, Indonesia, Italia, Nuova Zelanda, Portogallo, Uruguay e Stati Uniti.
Le ricerche, che verranno presentate durante la due giorni a Roma, si sono concentrate sulle diverse pratiche sia locali che globali, che le comunità hanno messo in atto per promuovere la giustizia di genere e ambientale, la politica del corpo, la sovranità alimentare, il benessere e il diritto alla salute e all’acqua potabile.
“Il lavoro condotto in questi 4 anni – afferma Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea Onlus – ci ha offerto numerosi spunti di riflessione e opportunità: in primo luogo quella di fare ricerca sui temi dell’ecofemminismo e di esplorare una tematica di cui si parla poco ma che incide sulla nostra vita quotidiana. Troppo spesso, per esempio, sottovalutiamo le ricadute dell’inquinamento e del cambiamento climatico sulla salute collettiva e in particolare su quella delle donne e non siamo capaci di individuare le possibili soluzioni. Questo lavoro di ricerca ci ha permesso, inoltre, di far emergere problematiche inascoltate o pratiche poco conosciute, come quelle portate avanti dalle donne per proteggere la terra, i loro mezzi e pratiche di sussistenza, la salute dei loro figli e figlie e delle loro comunità. E’ un lavoro enorme quello che i movimenti ecofemministi riescono a portare avanti, in Italia e in altre parti del mondo. Un lavoro che Pangea vuole promuovere con la rete We-Go ITN e le altre realtà impegnate come ASud perché è in queste pratiche la chiave di volta per tutelare il nostro ambiente e la nostra salute e per ripensare a un nuovo modello economico circolare ed ecosostenibile”.
“L’evento con Pangea a Roma il 16-17 giugno sarà l’ultima azione del progetto WEGO ma sono lieta di annunciare che non finirà qui. Con WEGO+ daremo seguito al nostro lavoro sull’Ecologica politica feminista e continueremo ad ampliare i temi come giustizia climatica, la decrescita – i beni comuni”, afferma Wendy Harcourt, Professor of Gender, Diversity and Sustainable Development, International Institute of Social Studies of Erasmus University Rotterdam in The Hague e Coordinatrice di WEGO-ITN.
“Siamo felici di contribuire a questa due giorni perché riteniamo che le visioni ecologiste e femministe devono camminare insieme. Per sette anni dal 2012 abbiamo promosso il premio “Donne Pace e Ambiente Wangari Maathai” un riconoscimento a numerose attiviste italiane che lottano per la difesa dei diritti di tutte e tutti e dei territori. Da sempre crediamo che parlare di emergenze ambientali e climatiche voglia dire parlare di donne, le prime a subire le conseguenze dei conflitti ambientali ma soprattutto le prime ad organizzare forme di resistenza e mobilitazione in difesa di territori e diritti e a proporre soluzioni e alternative concrete alle logiche predatorie e di sfruttamento. Interrotto nel 2020 a causa dell’emergenza pandemica, oggi con Pangea e La
Rete WE-Go ITN è l’occasione per tornare a camminare e incontrare le attiviste dei diversi territori per capire a che punto siamo e come continuare a lavorare assieme creando una spazio orizzontale di incontro tra attiviste e ricercatrici, ecologiste e femministe.” Afferma Laura Greco Presidente di A Sud.
Il programma della due giorni:
Giovedì 16 giugno, 18:00-22:00 in Via Cesare Balbo n. 4
Si terrà un incontro con le ricercatrici che hanno guidato il processo di ricerca del network WEGO-ITN in questi anni. Ci sarà la proiezione di video interviste ai ricercatori che hanno condotto la loro ricerca di dottorato all’interno del progetto WEGO.
Wendy Harcourt, coordinatrice del progetto e Simona Lanzoni, introdurranno l’incontro con un’analisi del percorso intrapreso dalla rete WEGO in questi 4 anni. Buffet e networking
Venerdì 17 giugno, 10:00-16:00 in Via Cesare Balbo n. 4
Workshop “Wangari Maathai” – donne, pace e ambiente, in collaborazione con A Sud, con il coinvolgimento di donne impegnate nella tutela dell’ambiente sul territorio italiano. Le attiviste incontreranno le ricercatrici della rete WEGO-ITN per uno scambio di esperienze relative alle loro attività ambientaliste e femministe a livello nazionale e internazionale.