IlSole24ore, Lanzoni (Pangea): “Liberare le donne afghane e iraniane per liberare anche noi stesse”
14 Febbraio 2024CISTERNA LATINA. FONDAZIONE PANGEA- REAMA: BASTA NARRAZIONE TOSSICA VIOLENZA CONTRO DONNE
21 Febbraio 2024Ci riferiamo a quello andato in onda il 14 febbraio su Sky sul caso del finanziere di Cisterna di Latina che ha ucciso la madre e la sorella della fidanzata. Il carnefice viene descritto prima come il bambino con un’infanzia difficile e segnata dalla morte dei genitori e poi come l’insospettabile esasperato da una possibile separazione. Tutti elementi che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti ovvero due femminicidio legati da un’unica motivazione quella del possesso. Una narrazione che non solo non restituisce giustizia a chi non c’è più ma si rende complice di un capovolgimento di responsabilità, confondendo vittima e carnefice.
Occorre aprire una riflessione profonda sul persistere di questo tipo di narrazione, così come sul permanere di pregiudizi di genere nelle redazioni, nonostante il Manifesto di Venezia parli chiaro invitando a utilizzare la parola femminicidio per l’omicidio di una donna in quanto tale e di escludere ogni commento che suoni come un’attenuante.
Chiediamo una comunicazione responsabile che eviti la vittimizzazione secondaria, la spettacolarizzazione della violenza, che tuteli la privacy delle donne ad esempio nei casi di violenza sessuale ma soprattutto che sia portavoce di giustizia e verità. Le donne muoiono per mano di chi le uccide, per ragioni di possesso e di violenza e non per i traumi infantili, problemi economici, depressione o quant’altro.
Oggi è il caso di Cisterna di Latina, ieri lo stupro di gruppo di Catania e via dicendo. Di narrazioni come queste ne abbiamo piene le tasche.
Sulla narrazione giornalistica che giustifica la violenza chiediamo da tempo il potenziamento dei corsi di formazione purché siano efficaci, azioni pecuniarie e la destinazione dei proventi ai centri antiviolenza”. E’ quanto chiede la rete antiviolenza Reama di Fondazione Pangea.