CorrieredellaSera, Violenza sulle donne, case rifugio e assistenza: l’impegno della Fondazione Pangea a 10 anni dalla Convenzione di Istanbul
30 Maggio 2024VaticanNews, Afghanistan, per le ragazze mille giorni senza istruzione
14 Giugno 2024(DIRE) Roma, 30 mag. – “Dieci anni importanti che, in 39 paesi del Consiglio d’Europa, hanno costruito le basi per agire contro ogni forma di violenza maschile sulle donne, basandosi sulle cosiddette 4 P: la Prevenzione, la Protezione verso chi la subisce, la punizione di chi la compie e le Politiche integrate sempre più adeguate ai reali bisogni”. E’ quanto afferma Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea, presente oggi alla conferenza organizzata dal Consiglio d’Europa, proprio in occasione dell’anniversario della Convenzione. Come Fondazione Pangea il nostro impegno quotidiano coinvolge ogni aspetto dei quattro pilastri della Convenzione, grazie agli strumenti e ai servizi che abbiamo messo in campo per la protezione delle donne e dei loro figli e figlie: con lo sportello nazionale antiviolenza Reama, che dal 2023 ad oggi ha ascoltato oltre 300 donne, con una Casa di emergenza su Roma, aperta da luglio del 2023 che ha già ospitato 13 donne e 10 bambini/e, con due Case rifugio, una su Roma che da marzo del 2023 ha accolto 10 donne e 10 minori e una in Calabria con cinque donne e una bambina. Non da ultimo con il grande lavoro svolto dalla rete nazionale antiviolenza Reama di Pangea, che solo nel 2023 ha preso in carico 2.997 donne e ha accolto 248 donne e 230 minori nelle case rifugio.
Pangea ha attivato anche percorsi per sostenere le donne in uscita dalla fase di protezione ed emergenza, con due case di semiautonomia, che hanno ospitato anche diverse rifugiate afgane, l’attivazione di oltre 100 percorsi per l’empowerment e per consentire alle donne di inserirsi nelle politiche attive per il lavoro e con l’erogazione di ben 18 fondi denominati “Io posso”, che permettono alle donne di fare fronte a necessità economiche e uscire dall’impasse in cui si trovano.
Grande attenzione è stata rivolta anche alla P di prevenzione, con diverse campagne di sensibilizzazione, con il lavoro di formazione e informazione nelle scuole, nelle aziende, nelle reti territoriali antiviolenza, con gli enti pubblici e del privato sociale.
Oggi più che mai, dopo aver avuto negli ultimi otto anni la possibilità di essere per due mandati nel Grevio, l’organismo indipendente di monitoraggio dell’applicazione della Convenzione di Istanbul, sono felice di poter condividere i 10 benefici della Convenzione di Istanbul che il Consiglio d’Europa ha pubblicato proprio in occasione del suo anniversario: questo trattato rivoluzionario mira a prevenire e a proteggere le donne dalla violenza riconoscendola come una violazione dei diritti umani, fornisce un quadro giuridico completo per la loro protezione, promuove l’empowerment attraverso riforme legislative e politiche inclusive, incoraggia la cooperazione internazionale per contrastare la violenza maschile, include meccanismi di monitoraggio per la corretta applicazione del trattato, agisce come strumento di advocacy per l’avanzamento della legislazione e delle politiche per combattere efficacemente la violenza, assicura che i colpevoli siano perseguiti e promuove l’uguaglianza di genere. Dalla prevenzione al sostegno alle vittime, la Convenzione di Istanbul rappresenta dunque un passo avanti importante verso un mondo più sicuro per tutte le donne e le ragazze. In occasione del suo anniversario un rinnovato impegno politico a tutti livelli è fondamentale per affrontare le numerose sfide che ci attendono, perché molto è stato compiuto ma tanto c’è ancora da fare”, conclude Lanzoni.