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19 Novembre 2019L’Invisibilità non è un superpotere. E’ questo il titolo della mostra che l’ Ospedale Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e Fondazione Pangea Onlus inaugureranno il 21 novembre prossimo, alle ore 11.00, nell’atrio centrale dell’ ospedale.
L’idea, che si inserisce in occasione delle ricorrenze della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, nasce dall’esperienza della dr.ssa Maria Grazia Vantadori, chirurga del pronto soccorso dell’Ospedale San Carlo e componente della Reama – la Rete per l’empowerment e l’auto mutuo aiuto promossa da Fondazione Pangea e dalla fotografa Marzia Bianchi, collaboratrice di Pangea – Reama.
Durante la mostra, insieme alle immagini realizzate dalla fotografa, saranno esposte per la prima volta – in totale anonimato – le radiografie eseguite alle donne che hanno dichiarato di aver vissuto violenza e che hanno avuto accesso al pronto soccorso.
Da questa esperienza e da quella di Pangea – che da anni si occupa di progetti di sostegno ed empowerment femminile sia in Italia che all’estero – la fotografa Marzia Bianchi, ispirandosi alle parole delle donne accolte dallo sportello antiviolenza on line di Reama (www.reamanetwork.org), ha trasformato la narrazione in immagini.
“L’invisibilità non è un superpotere” vuole dunque rompere il muro di silenzio che coinvolge le donne che hanno subito violenza: nella mostra sono i loro corpi, le loro lesioni a parlare, intrecciando singole storie in un unico racconto. Le vite delle donne sono diverse eppure lo schema della violenza si ripete, prevalentemente a opera di un compagno, familiare o conoscente.
A corredo della mostra di fotografica e di radiografie, anche un’istallazione dell’artista milanese e omonima della fotografa Marzia Bianchi, dal titolo “ Ti vedo attraverso” ed un convegno “Insieme si può” che si svolgerà nella giornata del 21 novembre a partire dalle ore 9.00 presso la sala Conferenze dell’ospedale . Il Convegno, che sarà anche l’occasione per presentare Reama, vuole focalizzare l’attenzione sull’importanza del lavoro in rete, come strumento per l’intera società, per denunciare, contrastare e uscire, appunto, dall’invisibilità.
Nell’atrio dell’ospedale saranno allestiti banchetti informativi delle realtà che hanno aderito e collaborato come dell’Associazione Germoglio Viola, I Respect Project di Gabrielle Fellus, Associazione Rifiorire con CASD e Associazione Anemos.